Satiri, fauni, sileni. I romani e i greci hanno confuso le genti sia sul nostro nome sia sul nostro aspetto. In Grecia ci chiamavano satiri e sileni, bisogna sapere però che in quest' ultimo modo vengono chiamati i satiri anziani. A Roma venivamo chiamati fauni. Io preferisco definirmi un satiro, essendo giovane e inscindibilmente legato all' originalità della Grecia. I romani hanno la fama di essere dei maestri nel plagio.
Discendiamo da Pan, dio silvestre e da una ninfa, il suo nome è sconosciuto.
Siamo la personificazione della fertilità e della forza vitale della natura. Siamo divinità, proteggiamo la campagna e i boschi. I miei antenati, sono celebri per l' odio che provavano verso l' agricoltura. Siamo famosi per il nostro essere lascivi, amanti dei banchetti e del vino. Amiamo molto danzare insieme alle ninfe, ma non rifiutiamo un ballo a nessuno. Non per niente siamo legati al culto di Dioniso, Bacco per i violenti romani.
Si è parlato molto del nostro aspetto.
C'è chi dice che abbiamo forma e fattezze completamente umane, c'è chi invece dice che siamo per metà umani e per metà bestie: zoccoli e zampe di capra, una piccola coda e due corna sul capo, simili a quelle dell'ariete.
Ebbene... entrambe le descrizioni rispettano la nostra figura.
Sotto la prossima Luna farò chiarezza sul nostro aspetto raccontando la storia del nostro compagno prediletto: l' aulos..